Per chi come me non è un prete cattolico, ma solo uno studente universitario fuori sede, anzi, molto fuori sede, la domenica è il giorno della Fame!
La casa è disabitata. Le tue coinquiline sono tornate nelle loro accoglienti dimore, con pasti caldi e visi amici, ma tu no.
Oggi è domenica, e come ogni domenica che si rispetti sei solo a casa e non hai nessuna pentola da rovesciare,nessun coltello con cui affettarti maldestramente le dita. Solo uno spiacevole senso di vuoto paragonabile ad un pugno sullo stomaco. Vuoto anche quello, ovviamente!
A colazione ti prepari un caffè americano, così ci sta più zucchero e per berlo impieghi 5volte il tempo che impiegheresti a bere un espresso.
Per pranzo, beh.. per pranzo iniziano i giramenti di testa, ma sai che nella dispensa troverai quelle squisite tisane digestive al finocchio che dal primo sorso ti anestetizzano la bocca, e a quanto pare anche il cervello.
Dopo pranzo hai due opzioni: uscire/dormire. Cerchi di non pensarci insomma.
Il digiuno si sa, porta consiglio, e benessere.
Alla fine della giornata hai ricaricato le pile, i tuoi sensi sono più sviluppati del solito, scopri di avere più costole di quante pensavi, hai le forze di tutti i mongoli di Gengis Khan e vorresti spaccare il mondo, ma l'unica cosa concreta che riesci a fare è digitare il sacro numero sul tuo cellulare, appollaiarti davanti al citofono e, mentre ti mangi le unghie in preda alla disperazione, aspettare impaziente che arrivi il pony_pizza.
*q.b. non è un quarterback!